In tempi di federalismo abbiamo già visto quali peripezie hanno sfoggiato i nostri ministri, dalla Brambilla a Calderoli, creando nuovi sedi (distaccamenti) di Ministeri (tra cui quello al Turismo) al nord Italia, adesso però c’è da chiedersi, come mai allora l’assessorato provinciale non può essere spostato a Vieste? Perchè a Vieste: perchè è il comune che da solo raccoglie il 50% dell’offerta ricettiva dell’intera provincia, perchè nel 2010 su 4.347.078 presenze, ben 1.870.252 provenivano da Vieste (circa il 43%), perchè il Gargano da sempre soffre di una scarsa presenza politica nei tavoli che contano e perchè questo settore rappresenta fonte primaria per l’economia del Gargano e nessuno meglio di chi vive in questi posti può capire quali siano le dinamiche e le problematiche del settore; quando si è distanti dal business turistico difficilmente si è coinvolti e difficilmente si riescono a comprendere le necessità degli operatori turistici, mentre “vivendo” il turismo si avrebbe visione completa settoriale. Ovviamente l’assessorato diventerebbe un punto di riferimento per gli operatori che finalmente toccherebbero con mano la presenza della regione e della provincia, cosa che non è quasi mai accaduta. Queste parole spiazzano un pò, ma terrei a precisare che molto probabilmente mi stupirei di più di fronte a certi comuni che propongono il distacco dalla provincia di Foggia (vedi alcuni comuni del sub-appennino Dauno) o addirittura il referendum per la creazione della Moldaunia (così come perla regione autonoma del Salento) oppure certi nuovi sindaci o presunti tali, che propongono monete alternative all’euro (in tempo di crisi e con l’euro in forte rialzo su tutte le monete, mi devono spiegare quale sia l’utilità di questa scelta) mi sembra che spostare un assessorato sarebbe il male minore.
Pubblicato sul numero di ottobre novembre 2011 di Schiamazzi : Sfoglia il magazine | Versione Pdf




