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Fra poco giungeranno le prime foto della Festa Patronale 2009: il mercato in piazza Giannone, la banda di Montefalcione (AV) e la fiera. Il team di Schiamazzi durante questi tre giorni di festa è sparso lungo il paese per raccontare e fotografare i momenti di questa importante celebrazione.
Intanto si è concluso ieri sera con la sottoscrizione di un patto d’intesa tra le Pro Loco di Cagnano, Monte S. Angelo e Orsara , il convegno La Grotta di San Michele tra arte e cultura, organzzato dalla Pro Loco di Cagnano.Nella prima serata, mercoledì, ci sono stati i saluti delle autorità e del presidente della Pro Loco Matteo Cicilano. È stato proiettato il cortometraggio “La Grotta di San Michele di Cagnano Varano” a cura della prof. Crisetti e della dott.ssa Caracciolo dell’associazione “Angeli” di Manfredonia. Ada Campione e Laura Carnevale, docenti del dipartimento di studi cristiani e classici dell’Università di Bari che hanno illustrato le origini del culto micaelico, gli elementi caratteristici e la diffusione e hanno presentato i risultati del progetto CUSTOS con il quale sono stati realizzati dvd, film d’animazione, dossier e mostre fotografiche sul culto di San Michele. Il sig. Antonio La Porta ha raccontato alcuni aneddoti legati alla celebrazione di San Michele a Cagnano. Il prof D’Arienzo attraverso un percorso di diapositive ha illustrato le peculiarità dei siti e gli aspetti del culto dell’Arcangelo.
Nel secondo appuntamento, dopo i saluti dell’assessore alla cultura Palma De Simone ci sono stati altri due interventi di Antonio Guida e Maria Antonia Ferrante che hanno analizzato le grotte di San Michele anche nel loro aspetto archeologico. Infine la prof. Concetta Terlizzi ha illustrato il Progetto Proarcangelo Michele, che da inizio alle collaborazioni tra le tre Pro Loco. “Da questo convegno” conclude Leonarda Crisetti “possiamo dedurre alcune conclusioni. Innanzitutto bisogna investire sulla grotta, anche con scavi archeologici e con il restauro degli affreschi coinvolgendo degli specialisti; bisogna proteggere le stalagmiti, togliere le brutture, mostrare l’altare antico. Le istituzioni devono fare la loro parte perché la grotta può essere un importante volano per l’economia locale”.




