
“La decisione di cancellare i voli dal Gino Lisa è uno schiaffo in faccia ai cittadini di Capitanata che non viene dato dalla sola Darwin”. E’ la reazione della senatrice Colomba Mongiello alla notizia che la Regione Puglia ha definitivamente accantonato l’ipotesi di sostenere i collegamenti aerei dall’aeroporto foggiano nelle more dell’attuazione del progetto di allungamento della pista e di potenziamento dell’infrastruttura. Peraltro, “a tutt’oggi atteso nella sua versione esecutiva dagli uffici tecnici del Comune di Foggia”.
“Mi spiace dover verificare con quanta differenza operativa Aeroporti di Puglia abbia trattato il programma di valorizzazione energetica delle aree aeroportuali foggiane e quello per la trasformazione del Gino Lisa in uno scalo finalmente in grado di sostenere lo sviluppo del turismo e dell’agroalimentare foggiani, a vantaggio dell’intera economia pugliese.
D’altronde, alcuni dei dirigenti della società di gestione non hanno mai fatto mistero delle loro valutazioni negative, talvolta al limite dello spregio, nei confronti della comunità di Capitanata e delle sue rappresentanze.
A nulla è valso l’encomiabile tentativo delle istituzioni e delle rappresentanze politiche locali di indurre la Regione Puglia ad una più accorta valutazione degli effetti dell’interruzione dei voli; obiettivo che la Darwin ha cinicamente perseguito in questi mesi, evidentemente ritenendo più che soddisfacente la quantità di contributi pubblici incassati in questi anni.
L’avallo incondizionato offerto dal governo regionale alle scelte di AdP ha mortificato la funzione di direzione tipica della politica e depotenziato il progetto di riequilibrio dello sviluppo dei diversi aeroporti pugliesi, oggi ridottisi a 2 dei 4 disponibili.
Al punto in cui siamo sarebbe opportuno che il sistema istituzionale e imprenditoriale locale ponesse con forza il tema della gestione autonoma dello scalo – conclude Colomba Mongiello – riprendendo e portando a compimento un progetto lucidamente delineato dal compianto Antonio Pellegrino e inattuato anche per volontà dell’allora amministratore di SEAP e attuale amministratore di Aeroporti di Puglia”.




