
Il ciclo di fiction in costume realizzati e messi in onda dalla Rai in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, si conclude stasera e domani in prima serata su Rai 1 con il film in due puntate “Il generale dei Briganti” di Paolo Poeti, con protagonista Daniele Liotti nei panni di Carmine Crocco, storico capo dei briganti lucani. Insieme a Liotti il ricco cast annovera, fra gli altri, Christiane Filangieri (Giuseppina Guarino), Raffaella Rea (Nennella, la moglie di Carmine Crocco), Danilo Brugia (Mariano Aiello, il medico rivoluzionario) e Massimo Dapporto (conte Ludovico Guarino). Prodotta dalla Ellemme Group di Massimo e Vanessa Ferrero in collaborazione con Apulia Film Commission, il film tv è stato girato in parte in Puglia, tra Vieste, Mattinata e il Parco Nazionale del Gargano. La garganica Nicole Di Vieste interpreta la parte di Libera Crocco, figlia del protagonista, mentre hanno partecipato anche Michele Mangano e il Teatro dei Limoni di Foggia.
IL PERSONAGGIO- Carmine Crocco, detto Donatello (Rionero in Vulture, 5 giugno 1830 – Portoferraio, 18 giugno 1905), è stato un brigante italiano, tra i più noti e rappresentativi. Era il capo indiscusso delle bande del Vulture-Melfese, sebbene il suo controllo si estese anche ad alcune di Irpinia, Capitanata e Terra di Bari. Le sue scorribande si svolsero fino al Molise, alle zone di Avellino, Foggia, Bari e Lecce. Nel giro di pochi anni, da umile bracciante divenne comandante di un esercito di duemila uomini, guadagnandosi appellativi come “Generale dei Briganti”, “Generalissimo” e “Napoleone dei Briganti”, combattendo prima nelle filedi Giuseppe Garibaldi, poi con la resistenza borbonica e infine per sé stesso. La consistenza del suo esercito fece della Basilicata il cuore della rivolta antisabauda. In circa quattro anni di latitanza, Crocco fu uno dei più temuti e ricercati fuorilegge del periodo post-unitario e su di lui pendeva una taglia di 20.000 lire. Tuttora al centro di pareri discordanti, è considerato un bandito e carnefice per alcuni e un eroe popolare per altri, soprattutto per i sostenitori della tesi revisionista del Risorgimento.
MICHELE MANGANO CAPOBRIGANTE MUSICISTA -Michele Màngano nei panni di un capo brigante suonatore- ballerino, sarà impegnato in una festa sia di giorno che di notte tra musiche e danze. A tal proposito, il regista Paolo Poeti, a ringraziato , Michele Màngano per il backstage , curando la musica e preparando gli attori e tutte le comparse a danzare la pizzica.
CI SONO ANCHE ‘I BRIGANTI’ DEL TEATRO DEI LIMONI-Dopo aver ospitato il casting a giungo presso i locali del piccolo teatro indipendente foggiano, Roberto Galano e i “Limoni” sono stati scritturati per la fiction “Il Generale dei Briganti”. Briganti non solo sul palcoscenico, ma anche sul grande schermo: la premiata ditta Roberto Galano & Co.’ sarà protagonista, della fiction. Il ‘Teatro dei Limoni di Foggia’ continua, senza sosta, la fortunata parabola che sempre più spesso vede i suoi attori protagonisti in importanti produzioni sia teatrali che cinematografiche, a livello locale e nazionale. Al lungo ed autorevole palmares artistico fin qui realizzato, va aggiunta, pertanto, anche la partecipazione di un nutrito gruppo di attori made in TdL che hanno fatto ben parlare di sé durante le riprese del l ungometraggio, che si sono tenute tra la Puglia e la Basilicata la scorsa estate. Roberto Galano, apprezzato direttore artistico e cuore pulsante del Teatro Dei Limoni, nella fiction interpreta Luigi, capo delle Guardie del Conte Ludovico Guarino, mentre tra i piccoli ruoli e le figurazioni speciali figuranoanche i “Limoni”: Giuseppe Rascio, Vito Scudo, D. Francesco Nikzad e Piergiorgio Martena. Ben dieci le pose realizzate da Galano durante le riprese, a stretto contatto con un attore del calibro di Massimo Dapporto, risultando, di fatto, l’unico ruolo di rilievo tra gli attori e le comparse pugliesi del cast. Grande soddisfazione ed ennesimo riconoscimento professionale per un attore che ha costruito, anno dopo anno, con sacrifici e dedizione, la sua carriera, portando un pezzo di Puglia nei palcoscenici che contano, ed ora,anche sul grande schermo.
[nggallery id=1]




